L'Industria 4.0 è un nuovo modo di produrre che sta portando le aziende verso la quarta rivoluzione industriale.
La transizione dal vecchio modello di fabbrica alle smart factory prevede la connessione fra macchine, uomini e informazioni grazie all'utilizzo di tecnologie abilitanti basate sulla costante attività di ricerca e sviluppo.
In altre parole, i modelli dell'Industria 4.0 fanno riferimento a sistemi aziendali intelligenti e interconnessi che mettono in comunicazione le risorse fisiche e quelle digitali per migliorare la produttività e ridurre gli sprechi. L'analisi dei Big Data e lo sviluppo di dispositivi IoT consentono adattamenti in tempo reale delle modalità di produzione, appoggiandosi a piattaforme cloud per gestire i flussi e conservare le informazioni.
I vantaggi della digitalizzazione 4.0 sono numerosi e diversificati, ma quelli più importanti si possono riassumere qui:
1- Infrastruttura efficiente e scalabile in base alle esigenze
2- Valutazione dei rischi decisionali e riduzione dei costi
3- Controllo degli sprechi e dei costi nascosti
CREDITO D'IMPOSTA PER LA DIGITALIZZAZIONE
Il processo di semplificazione e ottimizzazione può essere favorito dalle opportunità fiscali date dal "Piano Nazionale di Transizione 4.0" avviato nel 2017 e che nel biennio 2020-22 ha previsto un investimento di 24 miliardi di euro da parte del MISE (Ministero dello Sviluppo Economico).
Il piano consente alle aziende di fruire di un credito d'imposta per investimenti in beni immateriali funzionali alla trasformazione tecnologica e/o digitale in chiave Industria 4.0.
Con la legge di Bilancio 2021 il credito d'imposta ha raggiunto il 20% dell'investimento, rispetto al 15% previsto in precedenza e un massimale di spesa di 1 milione di euro.
Oltre al credito d'imposta previsto dalla Legge di Bilancio, le aziende possono ricorrere a bandi territoriali che possono diventare il fattore di accelerazione della transizione digitale.
DigitFM e tutto il servizio di digitalizzazione che offriamo è completamente finanziabile a costo zero per le imprese.
LINK AI DOCUMENTI DEL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
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